Viadotto “Sente”: presentato in Prefettura il progetto per la messa in sicurezza
Nella giornata di ieri si è svolta, presso il Palazzo di Governo, presieduta dal Prefetto Guercio, una nuova riunione per l’analisi del cronoprogramma degli interventi da effettuare per il ripristino delle condizioni di sicurezza del viadotto “Sente”, attualmente chiuso al transito a seguito dell’adozione, da parte della Provincia di Isernia, di un’apposita ordinanza interdittiva del traffico, veicolare e pedonale.
Nel corso dell’incontro, cui era presente il Presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, accompagnato dai tecnici dell’Ente e dai progettisti incaricati, è stata presentata la progettazione dell’opera, che prevede il ripristino delle condizioni di sicurezza mediante la restituzione di idonee superfici di appoggio delle travi poggianti sulla pila tra la quarta e la quinta campata, interessata da una traslazione che, attualmente, compromette la staticità del viadotto.
Alla predetta progettazione seguirà la relativa gara pubblica per l’affidamento dei lavori, all’esito della quale, sarà possibile, presumibilmente entro un anno e mezzo, riaprire il viadotto alla circolazione.
I predetti, conseguenti, adempimenti saranno posti in essere dalla Provincia di Isernia, quando sarà reso disponibile lo stanziamento di 2 MLN di Euro, previsto nel D.L. nr. 109/2018 all’art. 40 bis e proveniente da un fondo speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sufficiente ad eseguire i predetti lavori di adeguamento strutturale.
Per quanto concerne, invece, le attuali condizioni del viadotto, giova precisare, anche in considerazione delle numerose petizioni, pervenute e divulgate anche dagli organi di stampa, che richiedono l’immediata riapertura, che il ponte versa in condizioni statiche estremamente precarie, in particolare negli appoggi sostenuti dalla pila presente tra la quarta e la quinta campata.
La pila a sostegno di tali appoggi ha subito, secondo quanto emerge dalle relazioni tecniche, una evidente traslazione, quasi sicuramente a seguito di fenomeni franosi che hanno interessato il terreno in sedime. La traslazione ha comportato un analogo movimento anche degli appoggi degli impalcati sulla pila in frana, innescando una rotazione degli impalcati sulle pile adiacenti.
Tali rotazioni hanno causato la rottura dei pacchetti di neoprene di appoggio, la rottura di alcuni baggioli e lo spostamento delle travi, creando una situazione di estrema pericolosità, in particolare sull’appoggio della trave esterna.
Sono stati evidenziati i seguenti fattori di rischio (tutti conseguenti alla ridotta dimensione residua della superficie di appoggio del viadotto):
– la probabile formazione di un cuneo di distacco, a causa delle elevate pressioni di contatto, con conseguente perdita dell’appoggio e crollo;
– gli spostamenti delle pile e del terreno di base possono causare perdite di appoggio e crollo, attesa la significativa altezza delle pile e la lunghezza delle campate, in caso di sisma anche di non levata intensità,;
– una pur modesta traslazione, in caso di riattivazione dei movimenti franosi, della pila a sostegno della quarta e quinta campata provocherebbe, parimenti, una perdita di appoggio e, quindi, un crollo.
Ne consegue che, stante i sopraelencati fattori di rischio, il viadotto Sente non potrà ritenersi transitabile prima del completamento dei lavori di messa in sicurezza.