VIADOTTO LISCIONE, CODE DA INCUBO

E ieri sera si è giunti al colmo con dieci chilometri di coda di auto in fila lungo i viadotti che attraversano il liscione questa volta per i i due semafori che si sono bloccati sul rosso creando notevoli criticità al traffico. E sono dovuti intervenire gli agenti della Polizia stradale per disciplinare il traffico. E’ stata la ciliegina sulla torta delle criticità dei lavori lungo l’asse stradale che si protraggono da troppe tempo. Una storia tormentata anche per la questione che ha interesstao l’impresa appaltatrice dei lavori con l’Anas, l’Amec di Catania, che ha cambiato poi nome in sostenia e, questa volta, con sede a Roma. Un’impresa, l’amec, ricordiamo, che era stata anche chiacchierata a seguito di un’inchiesta della Procura di catania e che aveva interessato due suoi dirigenti. Un caso che esplose già nel 2010 ma sul quale né l’anas né la politica ritenne di dovere intervenire. E così si è andati avanti fino al fermo del cantiere con gli operai costretti a una sorta di finta negli orari di lavoro fino allo scoppiare della protesta per il mancato pagamento degli stipendi. Nel frattempo, però, mese dopo mese, gli automobilisti costretti a pazientare ai semafori, ad allungare a dismisura i tempi di percorrenza tra restringimenti di corsia e rallentamenti, sfidando ogni giorno e a ogni ora la buona sorte su una strada che, invece di migliorare come da appalto, è diventata ogni giorno più pericolosa. Fino alla serata di ieri con il blocco degli impianti semaforici che ha incorniciato l’assurdo caso che l’Anas e lo stesso Ministero dei lavori pubblici sono chiamati a definire una volte per sempre.