Vertice al Ministero sull’inquinamento della piana di Venafro
Ha avuto luogo presso il ministero della salute un vertice, per discutere dell’inquinamento della piana di Venafro, sul quale negli scorsi giorni i vertici regionali si sono detti pronti a procedere con uno studio eziologico. L’incontro a seguito dell’istanza avanzata dalla parlamentare pentastellata molisana Rosa Alba Testamento. A prendere parte all’incontro la deputata molisana, la senatrice grillina Barbara Floridia, il consigliere regionale 5 stelle Vittorio Nola, il sindaco di Venafro Alfredo Ricci e l’assessore comunale con delega all’ambiente Dario Ottaviano. A riceverli in rappresentanza del ministero guidato da Sergio Costa, il capo della segreteria tecnica il dott. Giulio Berlenghi. Al centro del dibattito la questione relativa alla piana di Venafro, oggetto di due interrogazioni presentate dalla deputata Testamento nelle scorse settimane, relativamente al tasso di incidenza sull’ambiente e sulla salute dei cittadini dell’area venafrana, degli inceneritori Herambiente e Acea e del cementificio Colacem.L’interrogativo posto al ministro Costa dalla deputata molisana, su quali misure e iniziative intenda adottare per porre rimedio all’inquinamento presente nella piana e i continui sforamenti dei valori consentiti. Incontro proficuo anche per l’acquisizione delle informazioni e delle documentazioni presentate dai rappresentanti molisani e acquisite dal Ministero dell’ambiente. Al vaglio del ministero è stata sottoposta anche la questione inerente alla viabilità alternativa. Motivo per cui è stato avanzato un sollecito per l’invio di specialisti dell’Ispra, istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per un monitoraggio straordinario. La richiesta del sindaco Ricci al Ministero è quella di interventi forti, anche prima dello studio epidemiologico di tipo eziologico. Peggioramento della qualità dell’aria che negli ultimi anni ha fatto registrare nell’area venafrana, un massiccio aumento di patologie polmonari, cardiocircolatorie e tumorali, rispetto alla media regionale.