VERITA’: PROFESSIONISTI DELLA RIABILITAZIONE E ATTENZIONE ALLE FASCE DEBOLI
La riabilitazione è quella branca della medicina che si occupa, principalmente, di porre rimedio ad alcune malattie invalidanti, congenite o acquisite. Si tratta soprattutto di malattie che comportano una limitazione dell’attività e una restrizione della partecipazione alla vita attiva, attraverso la riduzione delle funzioni motorie, cognitive, emotive e relazionali. Sono tante le figure professionali legate a quest’ambito medico, come si è cercato di spiegare nel corso della puntata di Verità. Con il dott. Giuseppe Abiuso, ad esempio, abbiamo approfondito il ruolo dell’osteopata.
Dunque a lui il compito di ripristinare l’equilibrio del corpo in modo da renderlo più resistente alle patologie. Presente anche la dott.ssa Stefania Giacci della Fisiomedica Loretana, il centro operativo in regione ormai da 30 anni.
Fondamentale anche la figura del fisiatra, illustrata dal dott. Domenico Uliano, direttore presso il centro di Riabilitazione e Fisioterapia Kinesis di Campobasso.
Fra gli istituti di riabilitazione molisani, anche la GEA Medica di Isernia che offre una lunga serie di servizi, come spiegato dalla coordinatrice Manuela Gennarelli.
La sanità ha interessato anche la terza parte del programma in compagnia della dirigente della Regione Molise, Alberta De Lisio, che ha illustrato al pubblico alcuni progetti avviati dall’amministrazione in collaborazione con il Ministero della Salute. Percorsi già attivi da qualche anno ma che trovano oggi maggiore compiutezza, come ha sottolineato la dirigente, e che si rivolgono alle fasce più deboli della popolazione.
“Sballo responsabilmente” il primo dei tre progetti illustrati, volto alla prevenzione dell’abuso di sostanze quali droghe e alcol fra i giovani ma anche “Sport e Benessere”, altro importante
Con “Quotidiana-mente”, invece, spazio alla tecnologia attraverso l’ideazione e l’utilizzo di strumentazioni 3D per consentire alle persone affette da disabilità di praticare esperienze innovative utili a migliorare la percezione dei pericoli nello spazio che li circonda. Insomma, un esempio di buone pratiche, idee vincenti che si sono concretizzate grazie all’impegno di chi vive il proprio lavoro con diligenza e responsabilità, guardando al prossimo in termini di crescita e sviluppo, prima di tutto civile.