VENAFRO E LA NON SCELTA DI PATRICIELLO
In Molise, di sicuro, le elezioni amministrative non potevano rappresentare un test politico anche per i comuni troppo piccoli chiamati al voto e la proliferazione delle liste civiche. Solo nei tre comuni più grandi uno spazio politico, seppure sotto la parvenza delle civiche, consente di potere tracciare un piccolo seppure bilancio. A Guglionesi, il centrodestra è tornato adamministrare il comune battendo la coalizione avversaria che vedeva l’unione tra Pd e 5 stelle. A Larino, nonostante le frizioni interne al Pd, ha vinto Giuseppe Puchetti legato a questo partito o, almeno, ad una parte dello stesso mentre l’altra era vicina all’altra lista. A Venafro, centrodestra in gran spolvero, con la vittoria di alfredo Ricci, e il piazzamento al secondo posto di Enzo Bianchi anche questi vicino all’area di centrodestra. Proprio il comune di Venafro era sotto la lente dell’osservazione politica anche per la presenza dell’europarlamentare aldo Patriciello. Lo stesso esponente politico venafrano, però, aveva dichiarato di non volersi interessare delle elezioni comunali e di non impegnarsi per nessuno dei contendenti in campo. Una sorta di vogliamoci bene e chi vince vince tanto, poi, tutti vicini allo stesso eurodeputato. Del resto, lo stesso Patriciello anche in occasione della scelta del candidato presidente della Giunta regionale del centrodestra a un certo momento si è tirato fuori dal tavolo mettendosi da parte e attendendo, sornione, che i partiti della coalizione tirassero fuori il nome che, in ogni caso, era di gradimento allo stesso europarlamentare molisano. E, così, il dato delle comunali di Venafro ribadisce il peso politico di Aldo Patriciello che, pur dichiarando il suo coinvolgimento diretto nell’elezione amministrativa ha comunque vinto