Un consiglio regionale autoreferenziale ed inerme
Un consiglio regionale sempre più avulso dalla realtà e dai problemi dei cittadini.
Ancora domani un ordine del giorno infarcito di mozioni e interrogazioni e con le proposte di legge che non fanno nemmeno più capolino.
Un consiglio regionale che già presenta un bassissimo indice di leggi approvate e di queste la maggior parte osservate dal governo.
E con i veri problemi dei cittadini che restano fuori dalla porta dell’aula consiliare. In questo frangente, poi, dove la grave situazione sanitaria avrebbe dovuto vedere proprio il consiglio regionale avere ben altro ruolo.
Al contrario, il tema della sanità, seppure commissariata, non ha trovato spazio adeguato nella discussione politica.
Anzi, ne è rimasta praticamente avulsa anche per le nuove fibrillazioni che hanno interessato la maggioranza di centrodestra.
Tensioni che hanno trovato vasta eco durante la rielezione di metà mandato del presidente del consiglio e che continuano a mantenersi calde anche per un mancato confronto sui temi più scottanti con lo stesso presidente della Giunta regionale, Donato Toma che, per molti consiglieri di maggioranza, si sarebbe chiuso dinanzi alle richieste della sua stessa parte politica.
E così, il consiglio regionale resta all’angolo, inerme e diventato autoreferenziale.
Così come fuori dall’agenda consiliare sono i veri problemi dei cittadini