TUTTI A PLAUDIRE ALLA MEDAGLIA DI MARIA CENTRACCHIO MA IN MOLISE LEGGE SPORT A ZERO

La medaglia di Bronzo conquistata dall’atleta isernina Maria Centracchio a Tokio, ha visto il precipitarsi di politici e amministratori a sottolineare la storica vittoria. Qualcuno, però, sapeva del judo in Molise? Dei sacrifici fatti in silenzio dagli atleti molisani, della mancanza di palestre e di soldi per le società? E’ chiaro, che emerge con maggiore forza il bronzo colto da Maria Centracchio da Isernia. In fondo fa bene una sospensione dalla realtà e un tuffo d’orgasmo nel noi. Però elogiato l’evento e il suo strascico popolare, rimane la domanda: cosa si farà da domani per lo sport in Molise per mettere a frutto qualcosa di questa esperienza? C’è una legge sullo sport in regione vecchia di anni e, tra l’altro senza un centesimo nei capitoli. Ma nessuno si è precipitato negli anni a rimuovere questa incongruenza. Ma oggi si parla di giovani e si brinda alla vittoria senza avere speso un euro per dare linfa alle società sportive. Lo stesso ragionamento vale per i giovani in senso lato. Se la Regione riconoscesse i meriti e le capacità, se aiutasse chi scommette, se incoraggiasse in modo concreto le migliori intelligenze e competenze, facilitando accessi, ricerche, imprese, sarebbe tutt’altra cosa. Oggi, però, è festa e, allora, bravissima Maria per il bronzo e per avere fatto accendere i riflettori anche sul Molise.