“Turismo é Cultura 2019”: un milione e 800mila euro buttati
Il turismo, in Molise, è stato sempre messo da parte e non ha mai trovato un’organizzazione, un programma, un coordinamento. Nonostante i fondi di un milione e 800mila euro per il programma Turismo è cultura i risultati non sono cambiati. E il Piano che si appresta ad essere discusso e predisposto da Molise sviluppo, appare scollegato con la realtà territoriale e con i nuovi processi dei sistemi turistici. Ciò che non esiste non è spendibile. Ma l’assessore Vincenzo Cotugno non sembra averne cognizione. Molta parte dei valori turistici sono immateriali e prevalentemente d’interesse culturale, ma anche i beni immateriali, per essere riconoscibili, quindi spendibili, hanno necessità di essere rilevati e riassunti in sistemi pubblicitari e promozionali. Nel Molise non lo sono. Nel Molise il turismo è naif. E’ un particolare modello del “fai da te”, senza capo né coda. Non a caso tutti parlano di turismo, fanno turismo, promuovono turismo: a vanvera la maggior parte, con qualche oggettività taluni, e poc’altri per viverci. L’accessibilità, assenza di autostrade, collegamenti ferroviari antidiluviani, non di meno quelli su gomma, scali aeroportuali lontani, la ricettività alberghi e camping di scarso livello e qualità, il ristoro e il tempo libero modesti, se non artefatti, la circolazione interna problematica, formano un rendiconto della realtà molisana senz’appello. Non è piacevole prenderne atto, ma è la verità che nemmeno l’assessore Vincenzo Cotugno ritiene di doverne prendere atto