Trasporto pubblico, aumentano i costi: monta la protesta
“La Regione Molise ha da poco approvato la nuova legge di bilancio, che prevede un aumento del 40% del costo dei biglietti per treni e bus di servizio pubblico: ovviamente a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini. Ora basta!”. Si legge, così, in un documento firmato dal costituendo Comitato dei pendolari che non manda giù l’aumento del costo del biglietto. “Come al solito- prosegue la nota – gli effetti negativi di queste manovre si riversano sui tanti pendolari, lavoratori e studenti, che vedono lievitare improvvisamente i costi e le spese, senza alcuna gradualità e giustificazione, a fronte di servizi che permangono da anni, inadeguati e scandalosi. Bus e treni sovrafollati, numero di corse esigue, mezzi in pessimo stato di manutenzuione e altro ancora: treni con tempi di percorrenza super dilatati, partenze annullate senza adeguato preavviso, interruzioni improvvise e disastrose, che lasciano in balia del destino i poveri viaggiatori, in attesa di soluzioni alternative al proseguimento del viaggio e al raggiungimento della destinazione. Tutto ciò ha determinato negli ultimi decenni, un graduale isolamento del capoluogo dalle principali città italiane, con tutti gli svantaggi che ne derivano a livello sociale, economico e turistico. Da qui l’idea di un Comitato per promuovere un celere miglioramento della qualità dei trasporti pubblici in Molise.