TORRE COVID, L’IMPRESA CHIEDE ALL’ASREM DI APRIRE IL CANTIERE
Padiglione Covid all’ospedale Cardarelli, la trama del film muto continua a svilupparsi mentre il Molise è l’unica regione a non averne realizzato uno nonostante i fondi messi a disposizione dalla Protezione civile. Ora, l’impresa è passata al contrattacco dopo avere denunciato le incongruenze del progetto e la mancanza delle autorizzazioni da quella sismica a quella dell’antincendio. L’amministratore unico dell’associazione temporanea di imprese Build, Angelo Cortellessa, ha inviato una lettera al direttore dell’Asrem, stazione appaltante nella quale dichiara l’immediata disponibilità ad assumersi l’onere a ricevere i lavori, con l’espressa riserva e con esonero da ogni responsabilità a suo carico per vizi, difetti, disfunzionalità, ritardi. Talché il Consorzio ribadisce la più volte espressa disponibilità a ricevere la consegna dei lavori, indicando sin da ora le date utili del 29 marzo e del 31 marzo, oppure qualunque data che la Stazione Appaltante vorrà indicare. Questa nota fa seguito a quella dell’ente certificatore del progetto che, pure ribadendo alcune carenze nel progetto e la mancanza delle autorizzazioni ha ritenuto di dichiarare lo stesso cantierabile. Naturalmente, con le prescrizioni ai progettisti e la necessità da parte del tecnico dell’Asrem di procedere con le necessarie autorizzazioni. E, ora? Tocca all’Asrem procedere. Anche se con le lacune progettuali, i tempi che si dilungano e la maggiore necessità di fondi c’è il serio rischio che l’impresa apra il cantiere e, poi, proprio per i difetti denunciati prenda l’anticipazione prevista per legge e tutto si fermi. Una trama del film muto che non accenna a trovare la parola fine