Tamponi ripetuti al S.S. Rosario di Venafro: La Procura apre un’inchiesta

Nelle ultime ore, la Procura della Repubblica di Campobasso ha aperto un fascicolo contro ignoti per indagare sulla corretta gestione delle pratiche per arginare la pandemia nei giorni dell’emergenza sanitaria.

Secondo una prima ricostruzione, le indagini sarebbero partite da alcuni esposti presentati dai familiari di persone decedute, sia per Covid 19 sia per patologie diverse, che non hanno potuto fruire di assistenza e ricovero nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Cardarelli di Campobasso interamente dedicato a pazienti con patologia coronavirus.

Le cartelle cliniche sono state acquisite dagli uomini dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione.

Da parte sua, Il Direttore generale dell’asrem, Oreste Florenzano ha diffuso una nota diretta ai responsabili dei diversi reparti per poter rispondere alla richiesta della procura.

Naturalmente nessun addebito al personale sanitario che ha subito e sta subendo il caos dell’organizzazione confusa e inefficace attivata dell’Asrem e dalla Regione per fronteggiare la pandemia.

I controlli da parte della Procura per chiarire quanto accaduto in quei giorni dell’emergenza sanitaria.

Intanto, si apre anche il fronte delle cosiddette Usca, le unità assistenziali.

In Molise ne sono state previste tre mentre a livello nazionale ne è prevista una ogni 50mila abitanti.

E’ stata la stessa struttura commissariale a sollecitare l’Asrem a prevederne altre anche per garantire una maggiore celerità nell’effettuazione dei tamponi per evitare quanto accaduto tra Isernia e Venafro.