Spiagge libere chiuse. La critica del consigliere Facciolla
“Con la stagione balneare alle porte e la ripresa, dal 3 giugno, degli spostamenti interregionali, l’incentivazione del settore turistico poteva essere una straordinaria occasione per rilanciare il nostro territorio, la costa ed i borghi interni della regione. Tutto questo non è stato possibile”. Sono le parole di Vittorino Facciolla, consigliere regionale del Pd. Alla decisione dei sindaci dei quattro comuni costieri molisani di vietare, tramite la firma di quattro ordinanze, la balneazione sulle spiagge libere, Facciolla risponde: “Se si fa eccezione per le zone con stabilimenti balneari, la costa molisana è ricchissima di spiagge libere dove tutti, e ribadisco tutti, hanno il diritto di vivere il mare e dove magari avrebbero potuto riversarsi anche i turisti giornalieri o settimanali che non intendono noleggiare ombrellone e lettini in uno dei tanti lidi. Anche nel rispetto delle regole del distanziamento sociale e dell’uso delle mascherine, tutto questo purtroppo non può accadere perché nulla è stato predisposto per accogliere i turisti nelle spiagge libere, per le quali il Governo ha lasciato troppi margini decisionali agli enti locali facendo leva sul senso di responsabilità delle istituzioni e sulla capacità, di quest’ultime, di programmazione e pianificazione della stagione estiva”. Dopo aver elencato molte regioni che già hanno chiara l’organizzazione delle spiagge libere per le proprie località costiere, il consigliere Facciolla ricorda che, ad oggi, sono ben 41 i comuni, su tutto il territorio italiano, che hanno beneficiato di contributi regionali per dotare le proprie spiagge libere di passerelle, corrimani, parcheggi dedicati, gazebo, servizi igienici, pedane mobili per l’accesso al mare dei disabili e di tutti i servizi necessari. In Molise, invece, le spiagge libere rimarranno chiuse fino a data da destinarsi e la Giunta regionale non ha espresso alcuna perplessità e proposta per sopperire a tale disservizio.