Situazione al limite al pronto soccorso del Veneziale di Isernia
Appena ieri nel corso del telegiornale abbiamo riportato la lettera del primario del pronto soccorso di Isernia, Lucio Pastore che parlava della struttura come si si fosse a Kabul per mancanza di personale sanitario e per il doppio tampone richiesto. Intanto, sono deceduti in queste ore altri due pazienti, appena arrivati ad un Pronto Soccorso di Isernia che rischia di diventare un vero e proprio avamposto di frontiera, nella situazione di emergenza che vive la sanità regionale, alle prese con la Pandemia ed i suoi pesanti riflessi sul funzionamento delle strutture sanitarie. È bene precisare che si tratta di due persone appena ricoverate, decedute entrambe per le loro già precarie condizioni di salute e non per omissioni o ritardi nei soccorsi, ma la situazione di disagio che vive il reparto della medicina d’urgenza del Veneziale è sotto gli occhi di tutti ed è stata di nuovo denunciata a voce alta dal primario Lucio Pastore, che continua a chiedere aiuto e personale ai vertici dell’Asrem. La regola del doppio tampone negativo prima di ogni ricovero ha fatto diventare il Pronto Soccorso un girone del Purgatorio dantesco, in cui permangono in stato di ”attesa di giudizio” decine di poveri malati. Non ci sono letti e non c’è assistenza per tutti loro. Nè è possibile usare il modulo prefabbricato di terapia intensiva appena inaugurato alle spalle del reparto perchè non c’è personale. Intanto Pastore ha preannunciato una conferenza stampa per domani pomeriggio proprio per denunciare la situazione in essere.