Sisma agosto 2018: 237 le famiglie ancora fuori casa
A un anno di distanza dal terremoto che colpì il basso Molise, si fanno ancora i conti delle famiglie che sono in attesa di fare rientro nelle proprie abitazioni. Per i dati della Protezione civile sono 237 i nuclei familiari sgomberati dalle rispettive abitazioni in forza dei relativi provvedimenti adottati dai 13 sindaci dei comuni maggiormente colpiti da quello che è stato definito il terremoto silenzioso perché, per buona sorte, senza vittime. Lo stato di emergenza è stato, intanto, prorogato fino al prossimo 6 marzo. Nel frattempo, per evitare la fase dell’autonoma sistemazione, il govermo ha stanziato 25mila euro per il ripristino funzionale di quelle abitazioni che, pur avendo subito danni, non hanno avuto bisogno di grossi investimenti per la riattazione. Di questo contributo hanno beneficiato circa 90 nuclei familiari che potranno rientrare nelle loro abitazioni prima della fine dell’anno a compimento dei lavori. Per le situazioni più gravi, per le quali sono stati stanziati 39 milioni di euro, bisognerà attendere la nomina del commissario da parte del governo per potere impiegare le risorse stanziate. Con la crisi di governo, al momento, rischia di slittare questa nomina e, di conseguenza, l’avvio dei lavori. Ed è questo il passaggio più delicato anche per cercare di chiudere, in maniera definitiva, la fase del post sisma che è stata gestita in maniera più rapida e con minori risorse rispetto ai precedenti eventi tellurici