SINDACI CONTRO MOLISE ACQUE E IL PRESIDENTE SANTONE RESTA IN SILENZIO
Rimbalza ancora in cronaca Molise acque e il suo presidente Giuseppe Santone. A pesare la retroattività dell’aumento del costo dell’acqua a partire dal 2016 che ha fatto scatenare i sindaci dei quali qualcosa come 35 hanno già dato mandato ai propri legali per fare ricorso al Tar. Ma c’è anche ci evidenzia eventuali reati penali nell’applicazione di una retroattività che serve a tamponare un disavanzo di bilancio di oltre 60 milioni di euro.
Nel frattempo, però, l’azienda ha provveduto al noleggio di 29 nuove auto, e a pagare la retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigente. Quest’ultimo, sicuramente in base al Contratto collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell’Area delle funzioni Locali, per l’ammontare di circa 48mila euro ma in un’azienda che ha un disavanzo di 60 milioni di euro e che qualcuno ha determinato nel corso degli anni appare a dir poco strano.
Quali risultati hanno apportato i dirigenti di Molise Acque per meritare oltre ai lauti stipendi, anche un super premio in denaro questo non è dato sapere. Ora, però, resta aperto il contenzioso che buona parte dei sindaci ha affidato ai giudici amministrativi nel silenzio del presidente di Molise acque, Giuseppe santone. Un’azienda che, pure, per la quantità di risorse idriche che ha la regione dovrebbe essere florido e che, invece, patisce un disavanzo cronico frutto di incapacità gestionali che vengono dal recente passato e dall’assenza di una programmazione regionale in materia.