SERVIZIO 118, TUTTO TORNA IN ALTO MARE
Sembrava che la riunione di lunedì in giunta regionale, dopo la protesta di venerdì 22 ottobre, avesse rischiarato la situazione e invece, nel corso del nuovo confronto tra le parti sulla questione dei volontari tutto è tornato in alto mare. Infatti, in un documento sottoscritto da tutte le associazioni, si respinge l’ipotesi portata al tavolo del confronto dalla struttura commissariale e dall’Asrem per quanto concerne i volontari. La nuova proposta, infatti, per i volontari si ferma alle 31 euro per un turno da 12 ore compresi pasti e colazione più il rimborso del costo del biglietto di trasporto pubblico o 1/5 costo carburanti per massimo 150 chilometri dal luogo di residenza alla sede 118. Per assicurare i volontari, poi, alle associazioni andranno non più di tremila euro annui complessivi.
Sul fronte delle associazioni, invece, sull’ammortamento delle ambulanze massimo il 75% di 80mila euro che è l’equivalente del costo di un mezzo. Per la manutenzione ordinaria mille e cinquecento euro annue e per il rimborso chilometrico 1/5 del costo del carburante.
Una rimodulazione, però, che soprattutto nella parte afferente i volontari è stata rigettata dalle associazioni mentre i volontari stessi avrebbero già manifestata l’intenzione di non presentarsi in sede a partire dal prossimo 1 novembre. Una situazione che rischia di incancrenirsi dopo che lo stesso commissario alla sanità, Donato Toma, aveva dichiarato come tutto fosse rientrato e ci si avviava verso la soluzione. Al contrario, tutto torna punto e a capo e il servizio 118 rischia, per davvero, di fermarsi.