Senza un Piano il Consiglio regionale ‘chiacchiera’ sul lavoro
Un consiglio regionale monotematico sul lavoro che ha finito con il parlarsi addosso in assenza di un piano organico e, perdippiù, con un assessore al lavoro, Luigi Mazzuto, dimissionario ma le cui dimissioni sono rimaste congelate. Un consiglio che era stato sollecitato dalle organizzazioni sindacali ma è finito con il mancare il confronto. Come dire, perdete ogni speranza voi che aspettavate (disoccupati, precari, licenziati, imprenditori, artigiani, commercianti, agricoltori) che dal consiglio regionale sul Lavoro potesse venire fuori una soluzione praticabile, un impegno ad agire, una possibilità a realizzare. Di pari passo al consiglio regionale monotematico sulla Sanità le chiacchiere pretenziosamente riversate nel documento conclusivo del dibattito e del confronto, sono parole affastellate alla rinfusa. D’altronde, è impossibile elaborare un’idea di programma comparato tra maggioranza e opposizione, tra consiglieri, assessori e presidente, nel giro delle poche ore di una seduta mattutina. Così, gli interventi registrati in aula hanno fatto segnare solo un giro di parole ma senza un’indicazione sul da farsi per cercare di tamponare la fame di lavoro che c’è in giro. Da tempo in agenda le questioni del mondo del lavoro non hanno trovato spazio al pari delle azioni da mettere in campo. Una discussione, quindi, inutile che non ha portato a nessuna conclusione pratica. Del resto,, la chiacchiera è arte leggera e il consiglio regionale è il tempio che la santifica