Scatta la solidarietà all’agente penitenziario sospeso
Solidarietà all’agente di polizia penitenziaria del carcere di Campobasso sospeso dal servizio. Tantissimi i cittadini che hanno raccolto l’invito del sindacato di Polizia penitenziaria per fare sentire la vicinanza all’agente. “ La risposta della gente – ha rimarcato Aldo Di Giacomo – è stata importante: vuol dire che la maggior parte dei cittadini comuni è dalla nostra parte, è contro i provvedimenti fatti senza riflettere e senza aspettare l’esito delle indagini. Questa la dice lunga su quanto la politica sia lontana dai problemi reali non del singolo poliziotto perchè oggi è stata espressa solidarietà nei confronti di tutta la Polizia penitenziaria e di tutto il sistema carcerario che va rivisto assolutamente. Ci sono aggressioni continue nei confronti degli agenti e dei detenuti più deboli, il che mette a rischio la rieducazione dei detenuti. Per questo, abbiamo presentato già un esposto al Dipartimento per chiedere la revisione del provvedimento. Non si può lasciare un padre di famiglia senza uno stipendio”. Anche il parroco del carcere, don Francesco Labarile, si è schierato a difesa di Giuseppe: “Io lo conosco e posso dirvi che quel video non ha nulla a che fare con lo stile abituale di questo poliziotto. I detenuti sono schierati dalla sua parte e a Giuseppe dico che può camminare a testa alta. Ha sempre lavorato nel braccio dove si impegna per il recupero di quanti detenuti vogliono cambiare vita. E non è un caso che tutti i detenuti del carcere abbiano espresso parole a suo favore e il giovane che ha tentato di evadere, alla fine, si è abbracciato con l’agente”.