SANITA’, TRA INCHIESTE E PROBLEMI
La questione dei posti letto di terapia intensiva e il numero che è stato in ballo tra la Regione e il Ministero della Salute nell’emergenza piena dalla pandemia è stata oggetto dell’incontro che si è avuto in Procura a Campobasso tra Camilla Caterina che ha presentato un dettagliato esposto e lo stesso procuratore della Repubblica. Evidente come la questione sia oggetto di indagine e, dunque, non trapela nulla su quanto fino a questo momento posto in essere. Questo, nel momento in cui in Molise hanno preso possesso dell’ufficio la neo commissaria ad acta della sanità, Flori Degrassi e il sub commissario Annamaria Tomasella. Uno dei dossier in attesa di trovare risposta è quello della mancata realizzazione del padiglione covid all’ex hospice del Cardarelli di Campobasso. Oltre sei milioni di euro fermi e situazione a dir poco imbarazzante tra progetto e impresa con quest’ultima che ha denunciato gravi lacune dell’elaborato progettuale. Senza considerare la struttura prefabbricata per dieci posti letto al Cardarelli anch’essa inutilizzata. Questo modo di concepire l’emergenza rientra perfettamente nella logica che ha guidato Toma, Florenzano, Scafarto fin dal principio: si interviene al bisogno. Non è bastata neanche l’esperienza dell’ospedale da campo della Croce rossa, montato davanti al San Timoteo di Termoli in tutta fretta e mai usato per i pazienti ricoverati. Per evitare critiche pesanti, riconvertito a centro vaccinale di fortuna. Con tutti gli stabili disponibili in città e molto più confacenti alle esigenze della popolazione, Toma e i suoi hanno preferito utilizzare un modulo gonfiabile. E, ora, tutto questo modo di gestire il sistema è al vaglio degli inquirenti.