SANITA’: PIANO OPERATIVO 2019-2020, SCATTANO LE POLEMICHE
Tante sono le pagine del Piano Operativo 2019-2021 varato dal commissario ad acta della Sanità, Donato Toma. Lo andremo ad esaminare nel dettaglio nei prossimi giorni anche se le prime indiscrezioni hanno già alimentato polemiche. Sostanzialmente non dice nulla, non approfondisce, non entra nel dettaglio. E’ generico, a grandi linee. Le solite cose prese, rimaneggiate frettolosamente e buttate in mezzo alla piazza con un unico intento: quello di stupire. Presentato dal presidente commissario Toma, che non gli è parso vero di poter dire “quello che non è stato fatto in tre anni è stato fatto in 35 giorni”. Intanto, come mai nel documento non c’è traccia del Centro covid? Se ha integrato e stravolto il Piano ospedaliero in scadenza il 31 dicembre, perchè non aggiungere, non fare alcuno accenno al Centro covid, che poi nei prossimi anni, dovrebbe essere polo di malattie infettive sperando che la pandemia termini?
E polemiche anche sulla gestione prevista con i privati accreditati. Ma quello che maggiormente pesa è la indicazione che porta a collaborazioni tra il Cardarelli e gli ospedali di Foggia e Benevento. Il punto nascita del San Timoteo di Termoli collegato con quello di Vasto. Situazioni che pesano e che non garantiscono la piena funzionalità degli ospedali molisani. E sono questi alcuni dei punti di critica già appuntati rispetto al commissario Toma. Ma un documento sul quale torneremo in maniera approfondita