Sanità: Molise unica regione a non aver attivato nuovi posti di Terapia Intensiva
E’ di oggi la notizia apparsa sul Fatto Quotidiano, con tanto di tabella a testimoniarlo, sull’incapacità che hanno avuto le regioni, pur avendo a disposizione un miliardo e 400 milioni di euro, stanziati dal governo Conte, di creare 3591 nuovi posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.
Ne sono stati creati appena 922, un quarto di quelli previsti.
Tre sono le regioni italiane a non aver realizzato nemmeno un posto: Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.
Il monitoraggio arriva direttamente dal Ministero della Salute, parla chiaro: non si segnala alcun progresso da parte della regione Molise per la creazione di posti letto aggiuntivi di terapia intensiva e semi-intensiva.
La colpa di questo primato negativo è senza alcun dubbio di chi ha gestito l’apparato sanitario nella fase dell’emergenza.
14 erano i posti letto di terapia intensiva da dovere attivare e 21 quelli di semi intensiva.
Il rapporto della Corte dei Conti, basato sui dati del ministero della Salute, mostra come nel complesso manchino all’appello questi posti letto di terapia intensiva previsti dal piano dell’allora commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, e per cui erano stati stanziati i soldi già nel maggio dello scorso anno.
Posti che durante la seconda ondata dovevano servire a evitare il collasso dei reparti già sperimentato nella primavera 2020.
Così, però, non è stato se non la corsa all’ultimo minuto dei 3 container per 26 posti di terapia intensiva mai attivati.
I dati, però, in maniera inequivocabile, mettono a nudo le responsabilità e le incapacità di quanti in Molise hanno avuto e hanno, il compito di gestire la pandemia da Covid-19.