SANITÀ, LA GUERRA DEL COMMISSARIO

In attesa della proclamazione degli eletti, dopo le elezioni regionali in Molise, resta aperta la questione del commissario ad acta della sanità. Resterà in carica il presidente uscente e non ricandidato, Donato Toma? Oppure, come dovrebbe essere, il consiglio dei ministri provvederà ad investire il nuovo presidente, Francesco Roberti? Interrogativi che si aprono in queste ore alla luce dei provvedimenti che dovranno essere assunti per il settore della sanità ma, anche, al superamento del sistema commissariale che in Molise si protrae da 14 anni e che non ha prodotto alcun risultato pratico per i cittadini.

L’attuale commissario ad acta della sanità, Donato Toma, sarebbe intenzionato a proseguire nel mandato ricevuto alla luce del decreto del consiglio dei ministri del 5 agosto del 2021. Solo che nel decreto in questione si legge che si “procede alla nomina del presidente pro tempore della Regione Molise quale commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro della Regione Molise, ivi ricomprendendo la gestione dell’emergenza pandemica”, Ovvero, che la carica di commissario ad acta spetti al presidente pro tempore.

Significando che, una volta proclamato eletto Francesco Roberti, tale qualifica spetti proprio a quest’ultimo seppure con un nuovo decreto da parte del Consiglio dei Ministri. Una questione che sembra doversi chiudere qui con il venir meno della presidenza di Donato Toma. Anche se i rumor di queste ore sembrano fare emergere una volontà dello stesso presidente uscente di volere restare in carica come commissario ad acta nonostante i risultati non propriamente positivi maturati in questi anni da Donato Toma tanto da non portarlo nemmeno alla ricandidatura alla presidenza della Giunta.