Sanità, il pasticciaccio nella gestione

La richiesta di pensionamento fatta dal direttore sanitario dell’Asrem, Virginia Scafarto, a partire dal prossimo 1 luglio, mentre si attende la decisione del Tar per l’accesso agli atti relativamente ai dati presentati dalla stessa per potere occupare tale ruolo, ha riacceso i riflettori sul sistema sanitario molisano.

Troppe le criticità in essere che non hanno trovato risposte.

Non da ultimo il pasticciaccio per la realizzazione della Torre Covid all’ospedale Cardarelli di Campobasso il cui progetto è stato bocciato, ora, anche dai Vigili del Fuoco per le troppe lacune tecniche.

E si parla ancora di una struttura per pazienti Covid mentre l’emergenza sembra essere passata.

Mentre all’ospedale Cardarelli si è ancora nell’impossibilità di garantire la regolarità delle operazioni chirurgiche che vengono effettuate a Termoli per, poi, vedere tornare i pazienti nella struttura del capoluogo.

Un assurdo.

A Boiano ieri la protesta dei cittadini per l’ennesimo taglio al poliambulatorio che, ormai, non garantisce più i servizi di un tempo.

E ad Agnone, il prossimo due giugno il sindaco, Daniele Saia, ha scelto di celebrare la Festa della Repubblica oltre che con la tradizionale deposizione della corona presso il Monumento ai Caduti, andando all’Ospedale San Francesco Caracciolo per deporre una corona in memoria di tutte le vittime del Covid e della “sanità non efficiente”.

Per lungo tempo, infatti, – scrive il sindaco Saia – gli ospedali delle aree Interne, come il Caracciolo, hanno visto perdere servizi essenziali per la sicurezza dei cittadini ed è una situazione che non può essere accettata”.

E in tutto questo continua a mancare un’idea di riorganizzazione complessiva del sistema sanitario.