Sanità, il gruppo Cinque Stelle presenta esposto in procura
Alla luce dei recenti accadimenti, continuare a sostenere un’organizzazione sanitaria che vede il Cardarelli di Campobasso centro COVID e al contempo HUB regionale è da irresponsabili, se non da folli. La conferma – scrive il consigliere regionale Andrea Greco – arriva dagli ultimi casi di positività registrati nel reparto di Chirurgia del presidio del Capoluogo e rimbalzati sulla stampa nazionale. Una vicenda che grida vendetta per come è stata gestita, e che al tempo stesso sta comportando il blocco di interventi chirurgici in quella struttura. Molte di quelle operazioni potrebbero essere eseguite in altri nosocomi come ad esempio il Caracciolo di Agnone, dove esistono due sale operatorie modernissime e super accessoriate ma praticamente inutilizzate per l’incapacità dei vertici Asrem e di chi ci governa. Sembra quasi la precisa volontà di distruggere il comparto pubblico nella nostra regione. Gli interventi di day surgery e week surgery, con qualche accorgimento organizzativo, possono tranquillamente essere eseguiti al Caracciolo. Pensare che – continua Greco – per gli interventi in day e week surgery al Caracciolo, non solo esistono sale operatorie munite di certificazioni Iso che nessun’altra ha, ma c’è anche il personale altamente formato, che non attende altro di essere impiegato, è desolante e pone innumerevoli interrogativi. E così ancora una volta- chiude il consigliere Greco – invito Toma e Florenzano ad attivarsi immediatamente senza perdere più tempo. Basta che Asrem si attivi per mandare al Caracciolo un anestesista così da abbattere i tempi di attesa di pazienti che non possono più attendere che l’unico Hub regionale ha le sale operatorie off limits a causa di un cluster al suo interno.