SANITA’, ANNAMARIA TOMASELLA NON SI DIMETTE DA SUB COMMISSARIA

Un altro «pezzo» della Sanità veneta si stacca per andare in soccorso ad altre regioni. Il Consiglio dei ministri ha nominato Annamaria Tomasella, 57 anni di Conegliano, sub-commissario del Molise”. Sintetizzava così, siamo ad aprile, il “Corriere del Veneto”. Un “pezzo” della sanità veneta in soccorso a quella (disastrata) molisana. Si era in primavera. Da allora abbastanza acqua è passata da sotto i ponti. A cominciare, manco a dirlo, dalle dimissioni a ciel sereno del commissario ad acta, Flori Degrassi, l’ex commissario alla sanità molisana di cui Tomasella avrebbe dovuto fare da sub, da vice. Bene, anzi male, perché la domanda più o meno spontanea ora è questa? Ma che ci fa in Molise ancora Tomasella se il suo “capo”, Degrassi, nel frattempo è andata via e al suo posto al vertice del comando c’è il presidente della Regione Toma?

Quale senso può avere, se ne ha, la permanenza di un vice se il “capo” di prima non c’è più e ve ne è un altro che di fatto risponde ad altra logica e ad altra rappresentanza politica e istituzionale? Misteri alla molisana, a ben vedere. Con tanto di paradossi e incongruenze. A ben vedere, però, pare proprio che la permanenza molisana di Annamaria Tomasella, potrebbe rientrare in quella strategia più complessa e complessiva che ha l’obiettivo, da parte dei tecnici ministeriali, di far curare i molisani fuori regione. E il cerchio si chiude.