Romagnuolo: “Riattivare il Vietri di Larino priorità per i molisani”
Riformulata la nuova Giunta regionale, è sicuramente Aida Romagnuolo il soggetto politico che più di tutti è uscito ridimensionato dal rimescolo delle carte all’interno del centrodestra molisano. Rifiutato il ruolo da sottosegretario lasciato libero dal neo assessore di Fratelli d’Italia Quintino Pallante, la Romagnuolo appare sempre più critica nei confronti della maggioranza. Queste le sue parole riguardo una riattivazione a pieno regime dell’ospedale Vietri di Larino, negli ultimi mesi al centro del dibattito sulla scelta di un centro Covid regionale: “Se l’Ospedale di Larino non verrà riattivato alle sue piene funzioni, sarà battaglia, mi metterò a capo di una rivolta di tutto il Basso Molise, affinché le giuste rivendicazioni dei cittadini vengano esaudite. E dopo Larino, contestualmente, lo sarà anche per gli ospedali di Venafro, Agnone e Isernia. La salute dei molisani prima di tutto. Pertanto, considerato che il Centro Covid non sarà più realizzato presso l’Ospedale Vietri di Larino, lo stesso Ospedale deve tornare ad essere operativo così come lo era fino a qualche anno fa, anzi, con l’implementazione di reparti e servizi. E così dovrà essere. Necessito quindi informare tutti i molisani che presto sarà discusso in Consiglio Regionale un mio ordine del giorno presentato in data 3 dicembre 2019, una vita fa, dove chiedo proprio questo, e cioè che il nosocomio Vietri di Larino torni a ridare fiducia e speranze a tutti il territorio del Basso Molise. Lo stesso impegno, nel mio ordine del giorno, l’ho richiesto anche per gli Ospedali di Venafro, Agnone ed Isernia, così come ridare al San Timoteo di Termoli l’efficienza di tutti i suoi reparti. A giorni, ha concluso Romagnuolo, chiederò al direttore generale dell”Asrem dott. Florenzano di vederci per trovare una intesa, perché si vadano a risolvere e a soddisfare i problemi sanitari di tutti i molisani”.
Enrico Fazio