“Ritardi sconcertanti”, l’intervento del Comitato Pro Cardarelli
“Devono essere adottate tutte le misure necessarie a contenere e combattere il contagio nonché ad affrontare le difficoltà che verranno inevitabilmente a configurarsi”. Così il Comitato Pro Cardarelli di Campobasso sull’emergenza Coronavirus e su quanto sta accadendo in Molise nelle ultime ore. Del Comitato Pro Cardarelli fanno parte i Comitati : Città del feudo, Nostro quartiere s. Giovanni, Comitato di quartiere Foce S.Maria de Foras, Comitato civico contrada Colle Leone, Associazione di quartiere Campobasso nord, Comitato di quartiere S. Giovannello, Comitato di quartiere Montegrappa. I vari comitati si dicono “sconcertati dal ritardo con il quale gli organi preposti hanno messo in atto presidi essenziali e dovuti come il tendone pre-triage, e chiedono che IMMEDIATAMENTE si adottino le misure necessarie a contenere e combattere il contagio nonché ad affrontare le difficoltà che verranno inevitabilmente a configurarsi : 1) implementazione di posti letto tecnici per terapia intensiva, da sistemare negli ospedali pubblici, così come avvenuto nelle altre regioni d’Italia
2) fornitura di tutto il materiale tecnico necessario ai reparti di intensiva, pronto soccorso e malattie infettive per fronteggiare l’emergenza
3) messa in sicurezza degli ospedali pubblici con opere di sanificazione e distribuzione a tutti gli operatori dei mezzi in grado di proteggere utenti e operatori stessi quali mascherine ffp3 e disinfettanti
4) attivazione delle procedure per l’assunzione di personale atto a dare il cambio agli operatori ormai stremati
5) misure atte a garantire che, in caso di necessità, l’apporto dei privati non sia discrezionale o minimale.
Si chiede, inoltre, al sindaco di Campobasso di attivarsi affinché siano rispettate le norme emanate dal governo centrale in materia di prevenzione della diffusione del contagio, comprese quelle restrittive.
“Infine, riserviamo plauso e solidarietà agli operatori sanitari, in particolare del Cardarelli, lasciati soli a fronteggiare la situazione e che, in prima linea, si stanno adoperando e stanno rischiando sulla loro pelle per il bene di tutti”