Risorse idriche, il Consiglio Regionale del Molise non interviene
Che la politica regionale faccia acqua da tutte le parti, è cosa nota e risaputa. E, ora, sulla questione delle risorse idriche lo fa ancora di più in relazione a quanto sta continuando ad aversi con le altre regioni. Guarda caso, proprio sulla gestione delle risorse idriche regalando milioni di metri cubi alla Puglia, al Lazio, alla Campania e all’Abruzzo ricavando briciole sul piano finanziario e buscando pernacchie ad ogni tentativo di revisione delle concessioni, E’ dal 1963 che il Molise regala acqua e di questa ricchezza è la peggiore gestrice, fino al punto d’aver reso l’Azienda Speciale Regionale Molise Acque un’entità in perdita. Un capolavoro di iniquità e inadeguatezza. Inoltre, sono anni che società del Nord, in prevalenza, fanno affari producendo energia elettrica utilizzando le risorse idriche molisane (derivandola dai fiumi, dalle condotte di adduzione e dai serbatoi di raccolta) servendosi della munifica disponibilità della Regione Molise ad accogliere le richieste senza che venisse mai sollevata una eccezione, una valutazione, una considerazione su come si procede, con quale trasparenza e, soprattutto, con quale utilità per l’erario regionale. Molte sono piccole concessioni che però sono in grado di rendersi economicamente produttive, l’energia prodotta viene rivenduta all’Enel e l’Enel ce la fa pagare sopravvalutata. E non è un caso che Molise acque presenti un disavanzo dovuto, anche, ai mancati pagamenti da parte dei comuni per il consumo idrico dei propri cittadini. Oltre al danno la beffa.