Regione, si pensa alle lotte interne e il Molise muore
Possibile che con una pandemia in itinere che sta mietendo morti e portando alla saturazione il sistema sanitario molisano, in consiglio regionale si pensi a tagliare due commissioni per fare lo sgambetto ai rispettivi presidenti? E tutto questo giustificato con il richiamo allo Statuto che prevede tre commissioni e non quattro? Ebbene è quello che sta accadendo per un evidente regolamento di conti politico all’interno della maggioranza. Così, dopo che è fallito il tentativo portato avanti dal presidente Toma, dall’assessore Pallante di non fare eleggere Michele Iorio alla presidenza della seconda commissione, ora è stata predisposta una proposta di legge che cancella la seconda e la terza commissione per farne una sola. Da questa legislatura. La proposta di legge specifica è entrata in agenda della prima commissione presieduta dal consigliere Andrea Di Lucente che starebbe portando avanti con altrettanta convinzione l’approvazione del testo. Una faida interna alla maggioranza che, evidentemente, non ha altro da pensare o da fare se non a regolamenti di conti al proprio interno. Così, il presidente della prima commissione, Andrea Di Lucente, l’ha calendarizzata e pronta a sostenerla. Tutto questo mentre l’attività del Consiglio regionale zoppica e l’ordine del giorno è praticamente vuoto di argomenti veri di quelli, cioè, che interessano i cittadini molisani. Cittadini molisani che, pure, per il solo mese di novembre hanno pagato per i consiglieri regionali 189mila euro. E devono, oggi, assistere a questa faida politica interna alla maggioranza che passa per la prima commissione presieduta dal consigliere Andrea Di Lucente il quale, dopo avere criticato anche aspramente la politica del presidente Toma, ora è pienamente allineato