Regione Molise: dopo la sospensiva del Tar si riapre il caso politico
La sospensiva del Tar alla delibera di nomina dei capi dipartimento alla Regione Molise, ha riaperto la questione politica all’interno dello stesso centrodetsra. In molti si sono domandati il perché del transito della dirigenza esterna dalla Giunta Frattura alla Giunta Toma. Una continuità determinata anche dalla composizione della Giunta regionale con le presenze di: Roberto Di Baggio ex consigliere del Pd. Di Vincenzo Niro, già presidente del consiglio regionale in epoca Frattura. Di Vincenzo Cotugno cognato dell’europarlamentare Aldo Patriciello e già presidente del Consiglio uscente di Frattura . Senza considerare, poi, le posizioni più defilate di Nicola Cavaliere e Luigi Mazzuto. Per questo, il fermento politico all’interno del centrodestra è riesploso per chiedere un taglio alla continuità che sembra essere politica tra la Giunta Frattura e quella Toma. Così come in molti consiglieri di centrodestra, al di là della sospensiva del Tar domandano il perché ancora non sarebbe stato dato il via al recupero dei crediti con la Biocom di contributi pubblici revocati dalla quinta sezione di palazzo Spada e pubblicate sul sito del Consiglio di Stato il 12 settembre 2017. Una continuità politica che per molti consiglieri regionali di centrodestra non starebbe portando a frutti dopo, pure, il programma elettorale con il quale la coalizione ha vinto le ultime elezioni regionali. In attesa, ora, della decisione della Camera di consiglio del Tar sulla delibera dei capi compartimento.