Regione, Iorio pensa allo sfascio
In attesa della ripartenza dell’attività del Consiglio regionale, a movimentare le acque ci ha pensato l’ex presidente della Giunta regionale, Michele Iorio, oggi consigliere regionale del gruppo che richiama il suo nome. Non nasconde da tempo la volontà di fare parte della Giunta regionale ritenendo di avere contribuito alla vittoria finale del centrodestra pur essendo stato l’ultimo partito della coalizione, con poco più di cinquemila voti e il 3,58% ad ottenere l’ultimo seggio attribuito. Ha provato, l’ex presidente, dopo il voto delle provinciali di Isernia, a rilanciare la necessità di una verifica in maggioranza e, diversamente, si sarebbe posto sull’Aventino in posizione solitaria. Più di qualche osservatore politico, però, ha fatto notare come lo stesso abbia già ricoperto l’incarico di presidente della Giunta regionale e dall’ultimo suo esecutivo non sono stati registrati momenti buoni per la vita del territorio tanto da aversi, successivamente allo scioglimento per ricorso, la presidenza di Paolo Frattura. Oggi, di questi ultimi dieci anni se ne vedono le conseguenze e i debiti accumulati da dovere, comunque, coprire. Ma, ancora: per chi ha guidato la giunta regionale ed è stato presidente ha un senso logico finire a fare l’assessore? Un interrogativo di non poco conto anche perché la politica, oggi, ha la necessità di nuove idee e, soprattutto, di scatti propositivi e forti in avanti. Il passato, tutt’al più, potrebbe servire come portatore di esperienza e di saggezza.