REGIONE, DIPENDENTI IN STATO DI AGITAZIONE
In assenza di confronto, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale della Regione Molise. E se non dovessero esserci risposte, il prossimo passo sarà l’indizione dello sciopero. Questa la conclusione alla quale è giunta l’assemblea generale dei dipendenti regionali viste anche le mancate risposte da parte dell’assessore al personale, Andrea Di Lucente. In agenda, l’ avvio immediato della contrattazione decentrata integrativa triennio normativo 2023-2025; le erogazioni dei buoni pasto non forniti dal mese di luglio 2023; l’ espletamento delle procedure dei concorsi pubblici da completare e avviare ed altre criticità. Durante i lavori è emerso -soprattutto – il gravissimo ritardo nell’avvio della contrattazione integrativa decentrata e la Regione Molise è l’unica a non avere ancora provveduto. “Da tale inadempienza – dicono le Rsu – scaturiscono effetti negativi a cascata a carico del personale regionale già gravato da lavoro aggiuntivo a causa della carenza di personale ormai cronicizzata. Quanto alla carenza di personale, ripetutamente lamentata dall’Amministrazione, viene stigmatizzata l’inspiegabile inerzia della struttura assessorile che senza alcuna ragione ha bloccato lo svolgimento delle procedure concorsuali avviate nel 2019 per il reclutamento di dirigenti e dipendenti del comparto, che, nel rispetto delle prescrizioni costituzionali, apporterebbero nuove energie e competenze all’Ente, in modo da risolvere inefficienze e disservizi che attualmente ne compromettono l’azione amministrativa. Per cui è stato chiesto l’immediato svolgimento degli adempimenti necessari al completamento delle procedure concorsuali.