Regione, crisi politica nel centrodestra, problemi irrisolti

Una settimana cruciale per la politica regionale quella che va ad aprirsi. Sfumati gli 11 voti per la mozione di sfiducia al presidente della Giunta regionale, per la cooptazione in Giunta del consigliere Filomena Calenda, nominata assessore al posto di Michele Marone, se ne discuterà comunque mercoledì in consiglio regionale. Ma ancora troppi sono i punti interrogativi per la maggioranza. In primis, il caso della Lega che ha manifestato la propria decisione di porsi al di fuori della maggioranza e di contrapposizione al presidente della Giunta regionale anche se di consiglieri in aula non ne conta. Ma pur tuttavia si tratta di un passaggio politico forte. Entro la giornata di domani dovrebbe aversi anche la decisione di Fratelli d’Italia che vede due suoi consiglieri: Aida Romagnuolo e Michele iorio che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia a Toma e la presenza di Quintino Pallante in Giunta. Il partito della Meloni, a questo punto, potrebbe chiedere un azzeramento della Giunta regionale e una sua ricostituzione per la ricomposizione del quadro organico del centrodestra. Salvo, poi, a verificare la posizione che andrà ad assumere lo stesso presidente della Giunta regionale dinanzi ad un’eventualità simile. Ma anche di quanti siedono oggi in Giunta. Al momento sono soltanto ipotesi politiche in attesa delle decisioni anche se le frizioni e le contrapposizioni nella maggioranza rischiano di bloccare l’attività programmatica e con un bilancio di previsione ancora da approvare e con vistose falle da coprire per mancanza di risorse finanziarie.