REGIONE, APPROVATO IL PIANO OPERATIVO SANITARIO
La regione Molise, finalmente, avrà il Piano operativo sanitario per gli anni 2023-2025 . Ovvero l’atto di programmazione che va a ridisegnare l’offerta di servizi e prestazioni per i cittadini. I commissari ad acta l’hanno approvato con decreto numero 79 del 3 maggio ed inviato ai ministeri competenti. Ricordiamo che quello precedente adottato dall’allora commissario alla sanità, Donato Toma, non è mai stato approvato lasciando senza una programmazione l’intero sistema sanitario regionale. Ora, si diceva, con il nuovo strumento di definizione sanitaria si punta al rafforzamento della produttività e della qualità dell’offerta sanitaria, l’assunzione di nuovo personale sanitario e la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, per consentire il recupero della mobilità passiva che avverrà anche attraverso la stipula dei cosiddteti accordi interregionali. Secondo la struttura commissariale, attraverso il recupero della mobilità passiva, cioè di quanti molisani vanno fuori regione per curarsi e che incide per qualcosa come 90 milioni di euro l’anno, saranno generati degli utili d’esercizio da destinare a copertura delle perdite pregresse. Il Piano, poi, non contempla più l’accorpamento del laboratorio di Emodinamica dell’ospedale Veneziale di Isernia con quello di Campobasso. E pertanto l’attività sarà garantita 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana.
La organizzazione della rete cardiologica prevede così la conservazione dei tre laboratori di Emodinamica nei presidi ospedalieri di Campobasso, Termoli e Isernia, con l’impegno da parte della Struttura Commissariale a verificare a distanza di un anno la sostenibilità della proposta con il Tavolo Tecnico di verifica. Accolte, nel Piano, anche alcune delle proposte emerse nel corso dell’ultima Conferenza dei sindaci soprattutto sul riequilibrio tra medicina ospedaliera e quella territoriale. E rafforzato anche il sistema di telemedicina per potere intervenire nelle aree più interne.