REGIONALI MOLISE, TERZO POLO SI SPACCA

In vista delle elezioni regionali del Molise, nei due schieramenti di centrodestra e di centrosinistra, si fanno i conti con le cosiddette liste che sarebbero dovute venire fuori da movimenti civici e da espressioni politiche che, pure, si erano proiettate verso le elezioni regionali. A tenere alta l’attenzione resta l’incognita di quell’area cosiddetta del Terzo Polo. Ovvero del gruppo dei movimenti, Italia Viva, azione ed altre due liste civiche che avevano cercato di dare vita ad un cartello politico anche e possibilmente per una candidatura alla presidenza della Giunta così come avevano presentato nel corso di una conferenza stampa. Ad oggi, però, la situazione sembra rispecchiare in toto l’anima dei due capi partito: Calenda e Renzi che a livello nazionale si stanno scontrando mandando all’aria la stessa ipotesi di casa dei moderati. E, così, anche in Molise le strade sembrano dividersi e quella che sembrava essere la linea per dare vita al terzo polo si va a frantumare.

Infatti, un pezzo del terzo polo regionale, quello che fa capo a Italia Viva con Donato D’Ambrosio, vuole correre da solo seppure diventa difficile con lo sbarramento di legge all’8%. L’altro pezzo che fa capo, invece, a Michele Di Bartolomeo vorrebbe andare con la coalizione di Centrodestra.

C’è un terzo pezzo, infine, quello che risponde ad Antonio D’Aimmo, che ha fatto da collante con una serie di incontri con le due coalizioni, invece, che a questo punto vorrebbe andare con il centrosinistra. Anche se messi tutti insieme la percentuale da potere raccogliere sembra assai esigua e, così, l’ulteriore spezzettamento significherebbe finire nell’anonimato.