RADIOTERAPIA ONCOLOGICA, IL COLLEGIO NAZIONALE BOCCIA IL DECRETO TOMA
Viene giudicato illogico il decreto a firma del commissario ad acta della sanità del Molise, Donato Toma e del sub commissario Giacomo Papa in merito all’obbligo del medico prescrittore per l’effettuazione della radioterapia oncologica. Il passaggio previsto con la necessaria prescrizione dell’oncologo all’ospedale Cardarelli di Campobasso trova una nuova bocciatura. Sull’illogicità del provvedimento è intervenuto, infatti, il Presidente del Collegio dei Professori Ordinari del Settore Scientifico Disciplinare MED 36, che raggruppa le discipline di Radiologia, Medicina Nucleare e Radioterapia, il professore stefano Maria Magrini che ha ribadito come l’indicazione alla radioterapia oncologica può essere posta per legge solo dal radioterapista. “Il risultato dell’adozione del provvedimento dei commissari ad acta del Molise – scrive – costituisce un gravissimo vulnus al normale svolgimento dei trattamenti oncologici per una grande parte dei pazienti affetti della Regione Molise, presenta evidenti difetti logici e di pratica applicazione. Per il presidente del collegio dei radioterapisti, infatti, nessun oncologo medico è in grado di valutare compiutamente le indicazioni a trattamenti radioterapici complessi come quelli resi disponibili dalle attuali tecnologie e in ogni caso è impossibile che possa definire le migliori modalità attuative del trattamento stesso, cosa per la quale non è competente e che richiede oltretutto una costante interazione multiprofessionale con professionisti che per i motivi suesposti non possono interagire con l’oncologo medico, quali fisici sanitari e tecnici di radiologia)”. Per queste motivazioni, il presidente del Collegio universitario dei radioterapisti, ha chiesto alla struttura commissariale molisana il ritiro del provvedimento fatte salve eventuali azioni giudiziarie. Un altro provvedimento, dunque, bocciato da un organismo scientifico nazionale.