PUNTO NASCITA AL SAN TIMOTEO, NO ALLA CHIUSURA
Sulla possibile chiusura del punto nascita all’ospedale san Timoteo di Termoli, le associazioni e i comitati dei cittadini, in queste ore, hanno diffidato il commissario ad acta della sanità, Donato Toma. Ritengono che non possano essere messi in atto azioni che possano portare alla chiusura del Punto nascita di Termoli, a danno dell’intero territorio del Basso Molise e di Termoli, perseverando nell’azione di continuo depotenziamento dell’ospedale San Timoteo di Termoli, che vede la chiusura del punto nascita, dell’emodinamica e di altri reparti come i risultati dell’azione posta a testa bassa in danno al diritto alla salute di tutti. Tra l’altro, ricordiamo, sindaci, associazioni e partorienti hanno già impugnato le chiusure del Punto nascita negli anni 2019 e 2021 ottenendo il risultato della riapertura del medesimo reparto di Termoli con il principio, espresso dai Giudici del Tar Molise lo scorso anno perchè la chiusura del Punto Nascita non garantisce la sicurezza delle partorienti e dei nascituri alla luce “tempi di trasferimento delle partorienti presso altri Punti nascita regionali ed extra regionali, Pescara-Chieti-Vasto e che metterebbe in discussione l’efficacia della risposta terapeutica anche in considerazione delle condizioni che si determinano durante la stagione estiva nel bacino d’utenza di riferimento e degli estesi interventi di manutenzione sul tratto stradale che collega Termoli a Campobasso e Isernia “che incidono sui tempi di percorrenza sull’efficacia della risposta terapeutica, ove necessaria”. Per questo motivo, nonostante i volumi di attività inferiori ai 500 parti annui al San Timoteo, tornano a chiedere al commissario Toma che chieda un’apposita deroga al governo.