PRECARI ASREM, NUOVA DOCCIA GELATA
Il pasticcio dei contratti a partita Iva per l’assunzione temporanea di personale sanitario nel periodo Covid, voluti dal direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, e avallati dal commissario ad acta, Donato Toma, ha di fatto impedito di potere stabilizzare nel periodo successivo il personale precario. Ma non è finita qui. La Corte Costituzionale ha infatti bocciato la legge regionale numero 7 del 2022, approvata a seguito delle proteste dei precari, che prevedeva come data ultima per le stabilizzazioni il dicembre di quest’anno. Un termine illegittimo per la Corte Costituzionale perché la legge nazionale prevedeva quella del dicembre 2022. Ma cosa è accaduto.
Il Governo, dopo l’emergenza covid, approvò una legge per la stabilizzazione dei precari che avevano lavorato nel periodo emergenziale e che avevano avuto un contratto a tempo determinato con le relative aziende sanitarie. Non contemplando quelli a partita Iva fatti, invece, dall’Asrem e dando tempo alle regioni di potere assumere entro il dicembre 2022.
La Regione Molise, con la legge 7 del 23 maggio scorso, per cercare di correre ai ripari ritenne di volere procedere alla stabilizzazione del personale precario estendendo fino al 31 dicembre 2023 la finestra temporale per l’assunzione di questo personale che, nel frattempo, con i nuovi contratti avrebbero potuto effettuare i mesi di lavoro necessari per essere stabilizzati. La legge, venne impugnata dal Governo e, ora, la corte costituzionale l’ha bocciata perché in violazione delle norme statali. A questo punto i precari Asrem, ritornano tutti nel limbo dell’incertezza sul loro futuro. Uno degli ultimi regali dell’ex direttore Asrem, Oreste Florenzano e avallato dall’allora commissario ad acta, Donato Toma.