Piano per i vaccini in Molise: Insorgono associazioni e sindacati

Saranno state le denunce che vanno cumulandosi, la presa di posizione di associazioni e sindacati, l’apertura di fascicoli di indagine su quanto accaduto per l’epidemia sanitaria in Molise sta di fatto che sembra qualcosa si stia muovendo almeno sul piano delle vaccinazioni.

Infatti, sul piano vaccinale regionale sono state finalmente inserite una serie di categorie sanitarie che non erano inizialmente previste, fra queste i farmacisti e altri operatori sanitari, quali i medici di base.

Anche per la scuola è stato deciso che la categoria che verrà vaccinata per prima dopo i sanitari, insieme alle forze dell’ordine, sarà proprio il personale scolastico.

Ancora, sulle RSA, si procederà prima in quelle Covid free e poi in quelle grigie con una accelerazione utile a far in modo che si intervenga su anziani e personale al più presto. 

Per gli ultraottantenni, il tema è quello legato alla necessità della massima vicinanza e prossimità e la sollecitazione è di uno sforzo per una vaccinazione capillare, “quasi a casa”. 

Resta, poi, il problema del cluster dell’Ospedale Cardarellli,  con il reparto di chirurgia chiuso.

E torna con forza la confusionaria idea di farne un punto covid pur dovendo garantire tutte le altre prestazioni sanitarie proprie dell’hub.

E non solo: la divisione a monte tra Covid e no Covid, con l previsione del vietri di Larino-  si mostra ancora più una condizione ed un’esigenza fondamentali per evitare probabili e pericolose commistioni.

Ma il tardo pentimento non sembra giovare.