PIANO SANITARIO REGIONALE, PER I TECNICI MINISTERIALI DA TAGLIARE UN PUNTO NASCITA E UN’EMODINAMICA

Non c’è proprio nulla da fare per la sanità molisana ancora sotto la spada di Damocle del piano di rientro. La proposta di Piano operativo sanitario dei commissari, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, è stata stoppata dal Tavolo Tecnico per il rientro dal debito. Per i tecnici ministeriali, “sono troppi, per il territorio ragionale – si legge nel documento – tre Punti Nascita e quattro Emodinamiche” e, dunque, la riorganizzazione della rete ospedaliera non può passare per come è stata proposta dalla gestione commissariale. Tanto, che i commisari Bonamico e Di Giacomo hanno dovuto ritirare il decreto con il quale era stato pubblicato il Piano e bisognerà rivederlo. E, così, torna in ballo la decisione di dovere tagliare un punto nascita e un’emodinamica. E si ritorna al punto di partenza quando era stata prevista la soppressione del punto a nascita a Isernia e di emodinamica a Termoli. Si tornerà sulla originaria decisione? Oppure, si tenterà una ipotetica strada politica di contrapposizione frontale con la struttura del tavolo tecnico che chiede l’ennesimo taglio per la sanità molisana? Un piano di rientro dal debito che si trascina da ben 14 anni e senza avere portato nulla di buono al sistema sanitario regionale. E, oggi, si chiede l’ennesimo sacrificio da parte del tavolo tecnico ministeriale anche perchè i commissari Bonamico e Di Giacomo sono tenuti a rivedere il Piano operativo e adeguarlo a quanto stabilito dai dirigenti ministeriali che da anni non riescono a dare una soluzione alle criticità della sanità molisana ma si limitano alla sola fredda applicazione di norme e decreti. Che, poi, equivalgono solo a tagli su tagli a servizi e prestazioni a danno dei cittadini.