PARLAMENTARI MOLISANI COME FANTASMI
Stiamo parlando da qualche giorno dei continui tagli che si hanno per il Molise da parte del governo. Non da ultima la chiusura anticipata a dopodomani del posto di polizia ferroviaria alla stazione di Campobasso dopo la chiusura di quello a Isernia. E ci chiediamo: che fine hanno fatto i parlamentari molisani? Sono sei, non uno scherzo e sono stati vicini alle maggioranze di governo o prossimi come nell’ultimo caso. Dinanzi a quanto si sta avendo, a partire dalla questione sanità, con il nuovo commissariamento e con la struttura di 10 unità per il commissario che equivale a un secondo commissariamento, solo silenzio da parte della deputazione parlamentare. Ovvero, di Antonio Federico, Rosalba Testamento, Giuseppina Occhionero e Annaelsa Tartaglione e dei senatori Luigi di Marzio e Fabrizio Ortis. Un silenzio che finisce con il penalizzare il territorio molisano e i suoi cittadini che, pure, si sono espressi attraverso il voto per la loro elezione. Sembrano, invece, come i vincitori della lotteria. Dinanzi ai nuovi tagli, ai commissariamenti e alle mancate risposte da parte dei governi ultimi, appaiono piuttosto come dei fantasmi. E andare, oggi, a parlare di immaginare infrastrutture degne di questo nome, di idee e progetti appare, per davvero fuori logica. Anche perché i fantasmi, in politica, non contano