Monsignor Bregantini lascia la Curia di Campobasso

Domani, potrebbe essere l’ultimo giorno per l’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, monsignor Giancarlo Bregantini, di permanenza alla guida della Curia. Infatti, compirà proprio domani 75 anni e, pertanto, dovrà rinunciare all’incarico. Lo prevede il diritto canonico – andare in pensione o, per dirla citando il codice, “presentare la rinuncia all’ufficio al sommo pontefice il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze”.

Una guida della diocesi che, per molti, non avrebbe soddisfatto le aspettative e con non pochi scontenti anche tra le fila dei parroci. Così come per la mancata tumulazione del beato fra Brienza all’interno della chiesa Cattedrale di campobasso, come predisposto dall’allora parroco don armando Di Fabio, e l’eventuale spostamento a Castelpetroso e per la stessa, prolungata, chiusura della Cattedrale.

E, non da ultimo, le frequenti esternazioni politiche che hanno, nel tempo, dato vita a non poche polemiche. Monsignor Giancarlo Bregantini, ricordiamo, è giunto a nella diocesi di Campobasso-Bojano, a giugno del 2008. Le ipotesi per il post Bregantini – che sarà tale solo quando Papa Francesco le accetterà rendendole, di fatto, operative – sono diverse: da potere restare ancora in carica per un certo periodo con l’incarico di amministratore apostolico, in attesa del suo successore. Oppure, essere affiancato da un ausiliario. Di sicuro entro domani il vescovo di Campobasso è obbligato a lasciare la sede arcivescovile dove è arrivato tredici anni fa succedendo a monsignor Armando Dini diventato anche lui, a suo tempo, un over 75. E non sembra lasciare rimpianti.