Molise Acque, troppi precari senza un futuro
Possibile che resti oscuro il futuro dei lavoratori precari a Molise Acque part time a 8 ore- assunti a tempo determinato per tre anni?
E’ l’interrogativo che pone l’Usb Molise che richiama l’attenzione dei vertici dell’azienda sul fatto che il decreto sul lavoro, tra l’altro, prevedeva la riduzione del termine di durata massima dei contratti a termine senza causale da 36 a 12 mesi.
La quasi totalità dei beneficiari dell’accordo, vincitori di avviso pubblico, avevano già superato detti limiti di legge e quindi, l’Accordo Aziendale, non ha fatto altro che prolungare il precariato che dura ormai per molti lavoratori dal lontano 2007 e addirittura prevede un nuovo avviso pubblico.
I lavoratori, nonostante le varie procedure concorsuali svolte negli anni e le varie attestazioni conseguite utili per la stabilizzazione, appaiono condannati a un precariato a tempo indeterminato deciso di volta in volta dai vertici politici dell’Azienda.
Questa situazione ha prodotto un gran numero di vertenze legali che pesano sui lavoratori, i quali, con contratti da 600/700 euro al mese sono anche costretti a dover affrontare innumerevoli spese legali per vedersi riconosciuto il diritto alla stabilizzazione e soprattutto il diritto ad un futuro dignitoso per sé e per le proprie famiglie.
Tra l’altro in un’azienda che ha, ormai, un organico ridotto all’osso, pur dovendo gestire un patrimonio idrico di rilievo, e restando nel precariato più assoluto