Mercoledì in consiglio regionale la sfiducia
Anticipata a mercoledì 25 marzo alle ore 15, la seduta del Consiglio regionale con in agenda la discussione sulla mozione di sfiducia al presidente della giunta regionale Donato Toma. Al momento le firme apposte in calce al documento sono scese a 10 avendo ritirato la propria il consigliere Filomena Calenda nominata in Giunta. Bocche cucite in quello che resta della maggioranza. Per l’assessore Vincenzo Niro, dei Popolari per l’Italia, non era l’ora della sfiducia considerando l’emergenza in atto. “Non rilascio alcuna dichiarazione sul piano politico”, questa la laconica risposta. Anche in Forza Italia, partito di riferimento dello stesso presidente della Giunta regionale, Donato Toma, non si hanno reazioni anche se si riscontra qualche imbarazzo per la nuova e definitiva rottura con la Lega. In Fratelli d’Italia, partito che vede Quintino Pallante sedere in Giunta mentre i consiglieri Aida Romagnuolo e Michele Iorio firmatari della mozione di sfiducia e, dunque, fuori dalla maggioranza, c’è attesa per le decisioni che il partito di Giorgia Meloni intenderà prendere nelle prossime ore su quanto sta accadendo in Molise. Una maggioranza in evidente difficoltà e che, nel momento in cui andrà a respingere la sfiducia, dovrà anche chiarire se ha l’intenzione di continuare a vivacchiare per i prossimi due anni o chiedere un’inversione di passo. Perché se è vero è che a tenere a freno i malesseri è rappresentato dal rischio di non essere rieletti non si può mandare al macero un territorio.