L’AVVISO DI GARANZIA A FLORI DEGRASSI RIAPRE CAPITOLO COMMISSARI

Lo scandalo della sanità scoppiato a Roma dove secondo la Procura di Roma alcuni dirigenti avrebbero falsificato i resoconti sui bilanci tocca indirettamente anche il Molise con l’iscrizione nel registro degli indagati di Flori Degrassi per responsabilità risalenti al periodo 2018/19 quando era al timone della Asl Roma 2. Successivamente – ricordiamo – la Degrassi fu commissario alla Sanità in Molise, dal marzo al luglio 2021, quando si dimise dall’incarico assegnatole dal Governo. Al di là del fatto specifico, il caso riapre con forza la questione del lungo commissariamento della sanità molisana. 14 anni nel corso dei quali si sono susseguiti 6 commissari ad acta e 15 sub commissari che non hanno prodotto nulla se non un ulteriore disavanzo portando a cifre record il rosso nel bilancio sanitario molisano. Se oltre 4 milioni di euro sono stati spesi per commissari e consulenze degli advisor contabili nel corso di questi 14 anni non sono stati sufficienti a raggiungere l’equilibrio economico finanziario, vuol dire che qualcuno ha sbagliato. E se a perseverare in quella che fu la politica del piano di rientro dal debito imposto dal governo 14 anni fa e perpetrato nel corso degli anni le responsabilità politiche e, soprattutto, finanziarie sarebbero da addebitare allo stato. Un tema che era entrato anche nella discussione in qualche consiglio regionale. Ma mai nessuno ha inteso porre la questione e chiedere dinanzi alla magistratura che il debito procurato fosse addebitato allo Stato. quell’incapacità di attuare il piano di rientro dal disavanzo, attraverso lo strumento dei commissari e sub commissari ad acta, non può ricadere sui cittadini molisani, in termini di maggiori tasse, minori investimenti e riduzione di servizi.