Larino, la nuova sede della Biblioteca diocesana intitolata al vescovo Biagio D’Agostino
A Larino l’evento inaugurale con la partecipazione del Rev. P.D. Fabrizio Messina Cicchetti, monaco benedettino e storico. Un luogo di studio e ricerca che si inserisce nel percorso di promozione di un polo culturale al servizio del territorio con eventi in programma già da gennaio
Un tributo alla memoria di una figura storica che si è spesa con amore per la comunità e un nuovo significativo tassello inserito lungo il percorso di promozione culturale del territorio.
Lunedì 3 gennaio 2022, in via Seminario a Larino, è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca diocesana con l’intitolazione al vescovo, mons. Biagio D’Agostino (1896-1984).
All’evento, organizzato nel rispetto nella normativa anti-Covid, hanno partecipato le autorità religiose, civili e militari. Per l’occasione, dopo il saluto di mons. Gianfranco De Luca, vescovo della diocesi di Termoli-Larino che ha incoraggiato e sostenuto questo momento, è intervenuto il direttore della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Monastero di Santa Scolastica (Subiaco), il Rev. P.D. Fabrizio Messina Cicchetti, monaco benedettino e storico. La sua conferenza inaugurale ha avuto come titolo: “Un libro per coltivarsi, una biblioteca per coltivare”.
Un intervento per evidenziare quanto, in un luogo della memoria quale una biblioteca, si possa coltivare se stessi prima ancora di coltivare gli altri mettendosi a disposizione di tutti. Un libro visto come una “boccata di ossigeno” per la persona stessa che, in un secondo momento, si offre agli altri valorizzando quanto ha appreso e interiorizzato da una pagina che attraversa la storia.
I lavori sono stati introdotti da don Claudio Cianfaglioni, parroco di Larino e di recente nominato dal vescovo nuovo direttore della Biblioteca diocesana di cui è stato già responsabile Giuseppe Mammarella, direttore dell’Archivio storico diocesano al quale è stato espresso un sentito ringraziamento condiviso da tutti i presenti. Don Claudio ha altresì ringraziato tutta l’equipe diocesana del MAB (Museo – Archivio – Biblioteca della Diocesi), auspicando una sempre proficua sinergia fra queste realtà che costituiscono una feconda triangolazione di
competenze al servizio della cultura sul territorio.
Un profilo del vescovo D’Agostino è stato tracciato da don Marcello Paradiso, vicario generale della diocesi, che ha dedicato un libro proprio al vescovo cui è stata intitolata la nuova sede (segue nota biografica). Presenti, tra gli altri, il sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti, il sindaco di Montorio nei Frentani, Pellegrino Nino Ponte e l’ingegnere Alessandro Rucci, responsabile del Centro pastorale per i Beni Culturali materiali e immateriali della diocesi.
La Biblioteca Diocesana di Termoli-Larino comprende circa 20.000 volumi, tra i quali meritano una particolare menzione i circa 1.500 testi antichi, legati al periodo compreso tra il XVI e XVIII secolo. Nel fondo antico sono presenti anche rarissime pubblicazioni, strettamente legate al territorio dell’attuale diocesi ed a quello che un tempo formava la vasta Regione Ecclesiastica di Benevento, nonché diverse antiche edizioni dell’orazione Pro Cluentio di Marco Tullio Cicerone.
Sottolineando come la Biblioteca diocesana continuerà ad essere un luogo aperto alla ricerca e allo studio, don Claudio ha anche annunciato una serie di eventi culturali che, a partire già dal mese di gennaio, vedranno protagonisti quattro giovani della Diocesi che dialogheranno con altrettanti docenti universitari attorno al capolavoro di C.S. Lewis, “I quattro amori”.
Il primo appuntamento è in programma negli spazi della Biblioteca diocesana domenica 30 gennaio 2022 alle 16: la giovane scrittrice larinese Chiara Vitulli dialogherà sul tema dell’ “affetto” col prof. don Antonio Sabetta, filosofo e teologo.
Gli interventi sono stati seguiti dalla benedizione della nuova Biblioteca “Mons. Biagio D’Agostino” impartita dal vescovo De Luca e di una visita negli spazi dove è stato collocato anche un ritratto del presule benemerito.
Al termine dell’inaugurazione, presso il vicino Museo Diocesano “Mons. G.A. Tria”, la restauratrice Francesca Di Giandomenico ha presentato per la prima volta al pubblico il restauro del dipinto murale Madonna con Bambino (Civitacampomarano, XVIII sec.), a opera della Soprintendenza del Molise. La restauratrice è stata affiancata dall’architetto, Ivano Ludovico, direttore del museo diocesano. Nei prossimi mesi l’opera sarà al centro di una iniziativa dedicata per ripercorrere tutto il progetto di recupero e valorizzazione.
Mons. Biagio D’Agostino, nota biografica a cura di don Marcello Paradiso
Biagio D’Agostino nasce a Termoli il 4 maggio del 1896. Nel Seminario Diocesano di Termoli compie gli studi ginnasiali, poi nel Seminario Regionale di Chieti lo studio della filosofia e della Teologia. Il 4 aprile del 1920 viene ordinato presbitero da Mons. Rocco Caliandro vescovo di Termoli. Continua gli studi a Roma conseguendo rispettivamente il dottorato in S. Teologia e la licenza in Utroque Iure. Tornato in Diocesi nel 1924-25 gli viene affidato il compito di riaprire e guidare il Seminario Diocesano. Contemporaneamente, nel 1925 riceve l’incarico di Assistente Diocesano dell’Azione Cattolica e della Gioventù Femminile. Nel 1936 è il primo parroco della nuova Parrocchia di S. Antonio in Termoli, ma conserva l’incarico di assistente di A.C. della Diocesi e della Città. Nel 1939 il Santo Padre Pio XI lo chiama a Roma come vice-assistente centrale della Gioventù femminile. Alla fine del 1948 Mons. Oddo Bernacchia lo richiama in Diocesi e gli affida l’ufficio di Vicario Generale. Il 12 dicembre del 1951 il Santo Padre Pio XII lo nomina vescovo ausiliare dello stesso Mons. Oddo Bernacchia per le Diocesi di Termoli e di Larino. Riceve l’ordinazione episcopale il 3 febbraio del 1952. Dopo appena due anni, il 14 maggio del 1954, viene promosso alla sede vescovile di Gallipoli dove resta meno di due anni perché il 24 febbraio del 1956 viene trasferito nella Diocesi di Vallo della Lucania che lascerà il 24 novembre del 1974.
Partecipa al Concilio Vaticano II, distinguendosi per gli interventi sulla presenza del laicato nella Chiesa e nella società; da Roma inviava regolarmente lettere alla sua Diocesi per aggiornare sacerdoti e fedeli sui lavori del Concilio. Pubblica anche un prezioso diario della partecipazione al Concilio Vaticano II che fu certamente l’esperienza più importante e significativa della sua vita di Pastore.
Tornato a Termoli inizia un periodo molto fecondo di riordino delle “sue carte” con la pubblicazione dei noti studi sulla storia della Regione Molise (‘700 e ‘800), della città, della Diocesi di Termoli e dei Santi Patroni Basso e Timoteo. Muore il 24 marzo del 1984.
Era suo desiderio che la nostra Diocesi si dotasse di una Biblioteca Diocesana, per questo aveva disposto che tutte le sue carte, la sua biblioteca personale e le sue ricerche fossero custodite in questa Biblioteca, come di fatto avvenne, anche grazie al contributo della famiglia.
Ma non solo per questa donazione gli viene intitolata la Biblioteca Diocesana di Termoli-Larino; mons. D’Agostino fu un uomo di cultura, autore di studi di filosofia e di morale per l’educazione dei giovani, amante dello studio e delle ricerche sulla nostra Regione, sulla sua città natale, sulla nostra Diocesi e i nostri Santi Patroni, assiduo e tenace ricercatore presso Archivi e Biblioteche di documenti antichi.