Iorio parla a maggioranza e opposizioni: lottare per il Covid a Larino non è una questione politica ma di civiltà sanitaria

“Mentre la maggioranza del Consiglio regionale è concentrata ad approvare una mozione per sostituirsi al potere giudiziario, le opposizioni abbandonano l’aula per evitare di votare, ancora, per la realizzazione di un centro Covid all’ospedale Vietri di Larino, io continuo a pensare che questa di Larino è ancora la strada giusta a prescindere dalle maggioranze e dalle opposizioni presenti o assenti”. Lo scrive il consigliere regionale, Michele Iorio. “La maggioranza dice che c’è necessità di fare indagini sul disastro sanitario avvenuto, io dico che il disastro sanitario è avvenuto proprio perché non si è riorganizzata la rete ospedaliera prevedendo un ospedale Covid dedicato nel centro frentano. Questa mancata realizzazione ha portato alla limitatezza dei posti letto per i malati Covid, al collasso di reparti che hanno subìto una drastica espansione passando da 2 a 80 posti letto. La mancata realizzazione del Covid a Larino ha provocato l’impossibilità di usare la rianimazione del Cardarelli per le patologie non covid ed ha causato tutte le difficoltà dei pronto soccorso costretti a lavorare in assenza di aree grigie. Le insufficienze di cui parliamo da un anno in Consiglio regionale persistono ancora oggi. Perché il progetto alternativo fortemente voluto dall’Asrem e avallato fortemente dalla direzione regionale dalla ex sub commissario ad acta, cioè costruire un centro Covid all’ex hospice del Cardarelli di Campobasso, non si sa quando troverà luce per tutti i problemi che ben conosciamo, compresa l’uscita di sicurezza che andava a finire all’interno del reparto di malattie infettive che doveva ospitare i pazienti Covid. Le opposizioni abbandonano l’aula per non votare giustificandosi che “si tratta di una mera battaglia politica tra forze di maggioranza”. Invece il problema non è né di maggioranza né di opposizione, ma di chi crede in una soluzione che, se realizzata, avrebbe già evitato una serie di altre conseguenze la cui responsabilità risiede esattamente in coloro che si sono opposti a questa soluzione. Lottare per un centro Covid regionale all’ospedale Vietri di Larino non è un questione di schieramento politico ma una battaglia di civiltà sanitaria che nessun allontanamento dall’aula o voto contrario potrà mai nascondere.