In Molise mancano le guide turistiche: l’intervento di Federagit
“La polemica sull’assenza di guide turistiche nei siti archeologici del Molise che si è scatenata in queste ore riapre una denuncia che la Federazione italiana delle guide turistiche del Molise, la Federagit, ha sollevato da tempo, unitamente all’altra gravissima situazione, ovvero quella dell’abusivismo”. Lo scrive Carla Ferrante presidente nazionale di Federagit, la federazione delle guide turistiche. E la risposta è anche all’associazione Memo Cantieri che, a margine della denuncia di alcuni turisti per l’assenza ad Altilia di guide, ha sostenuto che “a fronte di un flusso di visitatori discontinuo e che non può contare su grossi numeri, sarebbe improponibile la nostra presenza costante e quotidiana nei siti”. Ma per Federagit l’associaione Memo Cantieri ha stipulato un contratto nel 2014 con il quale si assicurava il presidio costante di alcune zone archeologiche altrimenti il contratto sarebbe stato sciolto. La presenza sarebbe stato intanto garantita, in maniera graduale presso il Castello Pandone di Venafro, il sito archeologico di Sepino, la Villa Zappone di Larino , il Museo Sannitico di Campobasso , il Museo del Paleolitico di Isernia”. A questo punto- aggiunge Federagit – sarebbe auspicabile che la direzione regionale del Mibact , il Polo Museale del Molise chiariscano la situazione. Per noi la soluzione è di facile attuazione, dare la facoltà anche a privati associati di presidiare i siti. Solo così l’offerta è multipla, garantita e non si rischia di lasciare il turista al fai da te, o nelle peggiori delle ipotesi alle spiegazioni di false e abusive guide.