IL TAR ORDINA: IL PUNTO NASCITA DEL SAN TIMOTEO RESTI APERTO
Sulla chiusura del Punto Nascita dell’ospedale San Timoteo di Termoli il Tar ha accolto la richiesta del sindaco di Termoli Francesco Roberti e degli altri comuni appartenenti all’ambito territoriale del nosocomio del Basso Molise. Sospeso, dunque, il provvedimento che aveva predisposto il commissario, Flori Degrassi e adottato dall’Asrem. Per i ricorrenti, la chiusura del Punto nascita era un fatto grave e irragionevole. Tra l’altro senza indicare quali fossero le tempistiche di riapertura mettendo in difficoltà le partorienti nell’intero basso Molise e con la stagione estiva in corso. I giudici amministrativi hanno riconosciuto valide le ragioni portate “e le censure meritevoli di attento vaglio in sede collegiale. Rilevato che la misura oggetto d’impugnativa, – scrivono i giudici del Tar – data anche la gravità dei suoi impatti, potrebbe giustificarsi solo se dotata di efficacia contenuta entro un intervallo temporale predeterminato e assai breve (dovendo diversamente essere sorretta da precise risultanze istruttorie e un’esaustiva motivazione, nella specie non fornite) osservando, per converso, che i provvedimenti impugnati dispongono invece -almeno allo stato- una sospensione sostanzialmente a tempo indeterminato del servizio punto nascita. I giudici amministrativi, ancora, hanno ritenuto, che poiché il periculum in mora prospettato integra il requisito della estrema gravità e urgenza hanno accolto l’istanza di misure cautelari fissando per la trattazione collegiale la camera di consiglio dell’8 settembre . Un’altra caduta per il nuovo commissario e la stessa direzione dell’Asrem di un provvedimento che sembrava ricalcare quello adottato due anni fa e già bocciato dal Tar e dal consiglio di stato. Tutto questo, nel silenzio della politica regionale almeno negli atti afferenti il consiglio regionale praticamente già in ferie. Qualora avesse lavorato prima.