“Il Polo Museale scompare.Cotugno perchè non dice nulla?”, duro intervento di Izzo della Uilbac
La scomparsa del Polo museale del Molise, aggregato a quello abruzzese, riapre la questione del turismo in regione. Ed è emilio Izzo, rappresentante della Uilbac a puntare il dito contro l’assessore regionale, Vincenzo Cotugno, perché ha preferito il silenzio dinanzi al provvedimento assunto. E, ora, arriva il decreto del ministro Bonisoli che regala i Beni Culturali molisani all’Abruzzo. Ma tutti in silenzio. Ma perché – scrive Emilio Izzo – l’assessore al turismo e alla cultura Vincenzo Cotugno non dice nulla? Forse, non si rende conto di cosa stia accadendo”. “Da noi- scrive Izzo – per cultura si intende quell’insieme di sagre di porcini, di tartufi, di polente, di frittate, di cipolle, di caciocavalli, di colesterolo, buono a sostenere e tenere in vita l’unica cultura conosciuta in regione, quella del voto di scambio! Quel turismo che confonde Altilia con la Tintilia, Pietrabbondante con le sopressate, San Vincenzo con le frittate, il Paleolitico con i caciocavalli, l’anfiteatro di Larino con la pampanella, il castello di Venafro con l’olio di oliva, il castello di Gambatesa con le serenate, i castelli di Civitacampomarano, di Castropignano e di Bagnoli con i tartufi e via discorrendo”. Un duro atto di accusa anche contro la stessa soprintendenza che ha dimenticato di curare i siti culturali molisani che restano tra incuria, mancata tutela e valorizzazione. Dall’erba alta di Altilia ai siti archeologici chiusi e infestati da erbacce come i vari scavi dimostrano